TUTTI A BORDO... SI PARTEEEEE!
19 DICEMBRE 2013
VISITA GUIDATA: S A L E R N O: USCITA A TEATRO
MERCATINI DI NATALE
-Teatro delle Arti :visione dello spettacolo "Lo schiaccianoci"
- Lungomare :visione dei mercatini allestiti per il periodo natalizio ed interviste ai proprietari dei vari stand sui loro prodotti
FOTO
Scene tratte da "Lo schiaccianoci" |
Mercatini di Natale
14 MARZO 2014
VILLA COMUNALE
ACQUARIO
ORTO BOTANICO
CASTEL DELL'OVOUNA GIORNATA SPECIALE
Venerdì 14 Marzo, la prima G, noi e i professori Pastena , Albano , Serpe e Tisi siamo andati in gita a Napoli. Abbiamo visitato varie strutture come: il Museo Archeologico Nazionale, Il Real Orto Botanico, la Villa Comunale, l' Aquario e il castel dell'Ovo. Abbiamo viaggiato in autobus per più di un ora e poi siamo giunti a destinazione. Durante questo tragitto il prof.Serpe ci ha parlato delle bellezze di Napoli e delle sue risorse.
Il luogo che mi è piaciuto di più dellla visita a Napoli è stato il Castel dell'Ovo. A guidarci è stata una signora di nome Francesca che ci ha parlato della storia del castello e del suo utilizzo. Il primo ambiente visitato è stato una grande sala dove abbiamo ammirato una riproduzione di un quadro che mostrava l'aspetto di Napoli nell'epoca rinascimentale. Fuori dalla sala e su per una salita, la guida ci ha mostrato una segreta e ci ha raccontato la storia della regina Giovanna e della nipote Giovanna II detta "la pazza." In realtà entrambe lo erano. La regina Giovanna era una sovrana molto legata ai soldi e al potere. Ebbe molti mariti e amanti, ma appena un marito voleva diventare re o la regina si stancava di uno degli amanti, lei li portava al castello Maschio Angioino dove li strangolava o li dava in pasto a un coccodrillo che si trovava li. Alla morte di questo coccodrillo, si dice che la regina Giovanna avesse appeso il corpo dell'alligatore davanti al castello ed esso fosse rimasto lì fino al deterioramento. I cittadini avevano deciso di condannarla a morte per quel che faceva, così venne chiusa nella segreta. Ma qualcuno, impaziente, agì prima e la strangolò. Non abbiamo potuto visitare la segreta perchè quella stanza era occupata da persone che andavano a vedere la mostra d'arte contemporanea che si svolgeva al suo interno. Ci siamo allora diretti verso l'atrio, quando dei gran gabbiani hanno iniziato a bombardarci con i loro escremenenti colpendo sulla mano una nostra compagna di classse che ne è rimasta scandalizzata. Tutti ci siamo messi a ridere mentre la professoressa Tisi le puliva la mano. Una volta giunti nell'atrio, abbiamo visto delle fessure da cui gli arcieri, quando arrivavano i nemici, lanciavano le loro frecce. C'era anche un bellissimo balcone che si affacciava sul mare e da cui si vedeva anche il Vesuvio e tutto il bellissimo panorama di Napoli. Procedendo ancora su grandi scalinate, siamo giunti a una specie di camera dove si trovava la statua di Atena, la dea della guerra, con il suo fedele cane. Lì si trovano dei resti di un' antica stanza da pranzo. Purtoppo essa era stata demolita per costuire altre camere. Continuando ancora a camminare, siamo arrivati in cima al castello dove c'erano dei cannoni giganteschi. In quel punto ci si trovava a più di dieci metri d'altezza ed era meglio non sporgersi ma io l'ho fatto. Non si correva nessun pericolo se non si soffriva di vertigini perchè i parapetti erano giganteschi. Da lì sembrava di trovarsi sul Monte Everest. Sporgendoci ci arrivava un bel venticello fresco. Infine siamo dovuti scendere perchè si era fatto tardi. Il professore Serpe con la prima G e la professoressa Albano si trovavano più avanti mentre io la professoressa Pastena e la professoressa Tisi ed altre mie amiche siamo rimaste indietro perchè camminavamo più lentamente. In successione abbiamo raggiunto gli altri e siamo tornati a casa.
Per me questa gita è stata la più bella che abbia mai fatto, molto istruttiva. Ho conosciuto nuove cose e sono molto contenta per questo. L'unica cosa che mi ha turbato un pò è stata la litigata tra due miei compagni che si sono anche picchiati per una stupidaggine. Non si sono fatti molto male e subito dopo si sono rappacificati.
(Simona Bonito)
Castel dell'Ovo
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